Un gruppo di migranti composto da 39 giovani è stato accolto a Padova dopo essere stato smistato in diverse parti d’Italia. Questi ragazzi, provenienti da Paesi come la Costa d’Avorio, sono stati temporaneamente sistemati all’interno delle palestre scolastiche. Tuttavia, il centro di accoglienza straordinaria gestito dalla Croce Rossa a Padova era stato chiuso a causa della mancanza di fondi causata dai decreti del governo Salvini nel 2019.
Prima di arrivare a Padova, i migranti avevano trascorso diversi giorni nell’hotspot di Lampedusa. All’interno delle palestre, vengono offerti vitto e alloggio ai migranti, ma dal 13 settembre, con l’inizio dell’anno scolastico, lo spazio sarà restituito alle scuole.
Il prefetto sta lavorando per trovare soluzioni a lungo termine per sistemare i migranti, in collaborazione con il sindaco di Padova. Nonostante la presenza di un sindaco leghista in passato, la comunità di Padova ha dimostrato un sostegno solido all’accoglienza dei migranti.
Sfortunatamente, nei dintorni della palestra sono stati trovati adesivi attaccati da alcuni gruppi neofascisti, anche se non è stata segnalata alcuna altra forma di protesta. L’unica preoccupazione riguarda il possibile impatto sullo svolgimento delle lezioni scolastiche e sugli studenti della scuola interessata.
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