Incendio e eruzione dell’Etna causano 24 ore di chiusura all’aeroporto di Catania
L’aeroporto di Catania è stato colpito da una serie di problemi a metà luglio, quando un violento incendio ha interessato le sue strutture. Poco dopo, l’eruzione dell’Etna ha causato la caduta di cenere sull’aeroporto, aggravando ulteriormente la situazione.
La gravità dell’incendio ha obbligato le autorità ad avviare l’evacuazione dei passeggeri e a chiudere l’aeroporto dalle 5 del mattino di lunedì 14 agosto alle 6 della mattina del 15 agosto. Durante queste 24 ore di stop, tutti i voli in partenza sono stati cancellati, mentre quelli in arrivo sono stati dirottati verso gli aeroporti di Comiso e Trapani.
Più di 150 voli sono stati cancellati o dirottati a causa del grave incidente. Centinaia di passeggeri si sono trovati costretti ad accamparsi nell’aeroporto, in attesa che la situazione tornasse alla normalità.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha fornito spiegazioni sull’attività dell’Etna durante la notte, evidenziando il suo ruolo nella caduta di cenere sull’aeroporto e sulla città di Catania. Per proteggere la popolazione, il sindaco di Catania ha emesso un’ordinanza per limitare la circolazione stradale.
Finalmente, dopo ore di lavoro intenso, le società di gestione degli aeroporti dell’Isola hanno riattivato il coordinamento per affrontare i disagi causati dall’incidente. Gli sforzi congiunti delle autorità, dei lavoratori dell’aeroporto e delle compagnie aeree hanno permesso di ripristinare la normale operatività dell’aeroporto di Catania.
L’incendio e l’eruzione dell’Etna hanno sconvolto l’intera comunità, ma grazie all’impegno e alla determinazione di tutti coloro coinvolti, l’aeroporto ha potuto tornare a offrire il suo servizio essenziale per il trasporto aereo.
“Social media scholar. Reader. Zombieaholic. Hardcore music maven. Web fanatic. Coffee practitioner. Explorer.”