La cessione dei crediti relativi al Superbonus, una delle questioni più urgenti e rilevanti per il settore dell’edilizia italiana, sembra ancora lontana da una soluzione. Nonostante il recente decreto “omnibus” dl 104/2023, approvato il 10 agosto scorso, non abbia affrontato questo problema, gli esperti si aspettavano una risposta concreta da parte del governo. Tuttavia, sembra che ancora una volta il tema della cessione dei crediti sia stato lasciato in sospeso.
Una delle principali preoccupazioni riguarda il fatto che Sace, l’azienda statale che fornisce garanzie sui crediti, non sarà in grado di garantire ai cessionari la copertura finanziaria necessaria, almeno per il momento. Questo potrebbe mettere in difficoltà molti investitori che avevano puntato sul Superbonus come fonte di reddito garantita.
La cessione dei crediti derivanti dal Superbonus è un meccanismo molto importante per incentivare gli investimenti nel settore energetico e per favorire la riqualificazione degli edifici. Attraverso questo meccanismo, i proprietari di immobili possono cedere i crediti di imposta derivanti dagli interventi di efficientamento energetico realizzati sulle proprie abitazioni a terzi, come banche o investitori, in cambio di una somma immediata. Tuttavia, senza la garanzia di Sace, questa operazione diventa molto più rischiosa per gli acquirenti dei crediti.
Secondo gli esperti del settore, è fondamentale che il governo intervenga al più presto per risolvere questa questione. La cessione dei crediti è un meccanismo fondamentale per incentivare gli investimenti nel settore dell’edilizia e per favorire la ripresa economica del paese. Senza una soluzione rapida e concreta, molti investitori potrebbero decidere di abbandonare il settore, mettendo a rischio non solo l’economia ma anche i traguardi prefissati per la transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici.
La mancanza di una risposta definitiva da parte del governo è stata criticata da molte associazioni del settore, che chiedono maggiore chiarezza e sostegno alle imprese. L’incertezza generata da questa situazione potrebbe rallentare ulteriormente il processo di riqualificazione energetica degli edifici italiani, con gravi conseguenze sul fronte ambientale e occupazionale.
In conclusione, la cessione dei crediti derivanti dal Superbonus rappresenta ancora un ostacolo da superare per il settore dell’edilizia italiana. La mancanza di una soluzione definitiva e la decisione di Sace di non fornire garanzie ai cessionari, almeno per ora, mettono a rischio gli investimenti nel settore. È fondamentale che il governo intervenga prontamente per risolvere questa questione e garantire il futuro del Superbonus come strumento di sviluppo economico e di lotta ai cambiamenti climatici.
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