Il senatore leghista Gian Marco Centinaio ha scatenato polemiche attaccando la magistratura per non far rispettare la legge sulle concessioni balneari fino al 2024. Secondo Centinaio, questa situazione mette a rischio il lavoro di 300 mila persone che operano nei stabilimenti balneari.
La critica è stata condivisa anche da Assobalneari, che ha sottolineato come la sentenza della magistratura possa mettere in ginocchio l’intero settore, causando un danno economico enorme.
Il deputato Angelo Bonelli ha sbugiardato il governo, accusandolo di voler allungare le spiagge di 3 mila chilometri, mettendo a repentaglio non solo l’ambiente ma anche l’occupazione legata ai balneari.
Il Partito Democratico ha denunciato il presunto fallimento del governo Meloni, prevedendo la paralisi degli stabilimenti balneari in tutta Italia a causa di questa mancata applicazione della legge sulle concessioni.
La ministra del Turismo Daniela Santanché ha difeso la mappatura delle coste e ha assicurato che si stanno negoziando con la Commissione europea per tutelare le famiglie che gestiscono i balneari. Santanché ha ribadito l’importanza di proteggere le 30.000 aziende balneari, molte a conduzione familiare, e ha promesso di combattere per difenderle da eventuali crisi.
Questa situazione ha scatenato un acceso dibattito politico e sociale sul futuro dei balneari in Italia, con diverse posizioni contrastanti che cercano di trovare un punto di equilibrio tra la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del lavoro e delle imprese familiari.
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