Maladepurazione, scarichi abusivi, inquinamento e crisi climatica minacciano il mare e i laghi italiani. È quanto emerge da un recente studio condotto da un’organizzazione ambientalista, che ha analizzato la qualità delle acque marine e lacustri nella Penisola. Secondo i risultati, il 32% dei campioni prelevati supera i limiti di legge, segnalando una situazione allarmante per l’ecosistema acquatico del Paese.
Le principali aree critiche individuate nello studio sono le foci dei fiumi, i canali e i corsi d’acqua che si riversano in mare o nei laghi. Proprio in queste zone si sono rilevati i livelli più alti di inquinamento, con sostanze tossiche che minacciano la vita marina e la salute delle persone.
In particolare, preoccupa lo stato di salute del mare italiano, con un punto oltre i limiti di legge ogni 78 km di costa. Questo dato dimostra l’urgenza di intervenire per proteggere il nostro prezioso patrimonio marino.
Un altro problema evidenziato nello studio è la scarsa informazione riguardo alle zone di divieto di balneazione. Solo il 15% dei punti visitati dai volontari ha il cartello informativo obbligatorio sulla qualità delle acque, creando un potenziale rischio per la salute dei bagnanti.
Anche nelle foci dei fiumi, l’attenzione verso la qualità dell’acqua è carente. Nel 73% dei punti analizzati, non è presente alcun cartello che segnali il divieto di balneazione, mettendo a rischio i bagnanti che potrebbero essere esposti a inquinanti pericolosi.
Nei laghi italiani, la situazione non è migliore. Il 23% dei campioni analizzati supera i limiti di legge, con il 33% dei prelievi presso canali e corsi d’acqua e il 14% nelle aree lacustri. È quindi essenziale adottare misure per preservare la qualità delle acque lake e garantire un ambiente sano anche nelle aree interne.
L’organizzazione ambientalista ha lanciato un appello alle autorità competenti affinché si faccia maggiormente per preservare la salute dei nostri mari e dei nostri laghi. È necessario intensificare i controlli, aumentare l’informazione ai cittadini e promuovere politiche che riducano l’inquinamento idrico.
Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile tutelare le nostre risorse idriche e garantire un futuro sostenibile per l’Italia. Il mare e i laghi sono un patrimonio prezioso e insostituibile, che va preservato per le generazioni future.