La segretaria del Partito Democratico di Reggio Emilia, Elly Schlein, ha sorpreso tutti inserendo il suo nome accanto al simbolo del partito per le elezioni europee senza consultare nessuno. La decisione ha provocato critiche da parte dell’ex presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, che ha avvertito che la segretaria finirebbe in minoranza se si votasse sulla questione.
Le resistenze e le perplessità all’interno del partito riguardo alla mossa di Schlein si sono fatte sentire, con la maggior parte della segreteria esprimendo contrarietà alla decisione. Tuttavia, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha confermato la decisione sul palco nonostante le contestazioni.
Schlein ha cercato di ottenere consensi con il suo nome, nonostante le critiche dei colleghi e le contestazioni anche dall’esterno del partito. Rimasta ferma nella sua decisione, la segretaria ha richiesto reciprocità da Bonaccini, ma la decisione sul simbolo non è stata messa ai voti per evitare di finire in minoranza.
Schlein ha replicato agli avversari con un “ci rifletterò”, ma è rimasta determinata nel voler vedere il suo nome sul simbolo o come capolista. La situazione all’interno del Partito Democratico di Reggio Emilia rimane tesa, con aspettative sui prossimi sviluppi della questione.
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