La mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè respinta in aula
La Camera ha respinto la mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè con 213 voti contrari e 121 favorevoli. La ministra non era presente durante il voto e ha risposto alle accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato attraverso un’intervista a Repubblica, dichiarando di essere già in viaggio per Napoli.
Le opposizioni hanno chiesto le dimissioni della ministra, ma Santanchè non solo ha deciso di non lasciare il suo incarico, ma non ha nemmeno risposto alle accuse di persona in Aula, lasciando il suo scranno vuoto. Alcuni esponenti politici come Roberto Giachetti e Francesco Benzoni hanno ribadito il loro voto a favore della mozione di sfiducia, mentre Marco Grimaldi ha richiesto un passo indietro da parte della ministra.
Il Movimento 5 Stelle ha fortemente criticato la nomina di Santanchè come ministra del Turismo, sottolineando la mancanza di competenza e abilità manageriali della stessa. Anche il Partito Democratico si è schierato a favore della mozione di sfiducia, evidenziando che si tratta di preservare l’integrità delle istituzioni e evitare il coinvolgimento delle stesse in vicende di truffa ai danni dello Stato.
La vicenda ha scosso il panorama politico italiano, con un’ampia discussione sul ruolo della ministra Santanchè e sulle responsabilità che essa possa avere rispetto alle accuse mosse nei suoi confronti. La decisione di respingere la mozione di sfiducia ha dunque risposto al voto contrario di diversi partiti, tra cui Italia Viva, che ha sostenuto la permanenza della ministra al suo incarico.
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