Il digiuno intermittente potrebbe non essere così salutare come si pensava
Il digiuno intermittente, una pratica diffusa tra molti personaggi famosi per combattere l’obesità, potrebbe non essere così benefico per la salute del cuore come si credeva. Uno studio presentato durante un meeting dell’American Heart Association ha evidenziato che il digiuno intermittente potrebbe addirittura aumentare il rischio di morte per eventi cardiovascolari.
In particolare, chi segue la dieta “16:8″, mangiando solo per 8 ore al giorno e digiunando per le restanti 16 ore, ha un rischio maggiore di morte per problemi cardiaci rispetto a chi si nutre per un periodo più lungo, tra le 12 e le 16 ore al giorno.
Sebbene il digiuno intermittente possa avere effetti benefici a breve termine, sembra non offrire vantaggi significativi a lungo termine. Inoltre, il rischio di infarto, ictus e morte è risultato maggiore nei pazienti con malattie cardiache o tumori che praticano il digiuno intermittente.
Il direttore dell’Istituto Mario Negri ha sottolineato che ulteriori ricerche saranno necessarie per comprendere appieno gli effetti del digiuno intermittente sulla salute e sulla longevità. Pertanto, il digiuno intermittente potrebbe non essere affatto l'”elisir di lunga vita” come spesso viene presentato, ma potrebbe addirittura risultare dannoso per la salute.
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