Il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, ha lanciato un allarme durante la sua testimonianza davanti alla commissione parlamentare antimafia riguardo all’inchiesta sul dossieraggio che coinvolge l’Italia. Cantone ha sottolineato l’importanza di ripristinare la verità sui fatti e difendere l’istituzione della procura nazionale.
Durante il suo intervento, Cantone ha criticato coloro che parlano di bolle di sapone senza conoscere gli atti e ha sottolineato l’importanza delle infrastrutture telematiche giudiziarie per evitare fughe di notizie dannose per l’indagine. Ha rivelato che il mercato delle segnalazioni di operazioni sospette non si è fermato, creando ulteriori preoccupazioni.
Una seconda fuga di notizie ha coinvolto un imprenditore legato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano. Cantone ha elogiato Crosetto per aver contribuito a scoprire irregolarità nell’indagine e ha sottolineato che il ruolo del pm è individuare i reati, non occuparsi dei fenomeni.
Il procuratore ha espresso preoccupazione per i numeri inquietanti e mostruosi legati all’inchiesta sul dossieraggio, sottolineando l’importanza di perseguire coloro che violano la legge. La sua testimonianza ha evidenziato la necessità di indagini approfondite e di rafforzare le misure per proteggere la sicurezza e l’integrità del sistema giudiziario italiano.
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