La vedova di Alexey Navalny, Yulia Navalnaya, ha lanciato un appello ai russi affinché si recino alle urne il prossimo 17 marzo alle 12 come forma di protesta contro il governo di Putin. La sua iniziativa, denominata “Mezzogiorno contro Putin”, è stata diffusa attraverso un video online nel quale suggerisce diverse azioni da compiere durante le elezioni presidenziali in corso in Russia dal 15 al 17 marzo.
Tra le azioni proposte da Navalnaya ci sono il votare per qualsiasi candidato tranne Putin o scrivere il nome di Navalny sulla scheda elettorale. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di dimostrare che molti russi sono contrari al governo del Cremlino e alle politiche attuali, inclusa la guerra, la corruzione e l’iniquità.
Nel frattempo, in Ucraina, si registrano tragici eventi legati al conflitto in corso nella regione di Lugansk. Cinque civili hanno perso la vita in un attacco con una mina contro un minibus, mentre a Kremennaya due persone sono state uccise e altre due ferite in un bombardamento ucraino. La situazione nella regione resta molto instabile e continuano a verificarsi episodi di violenza.
Inoltre, Garry Kasparov, noto oppositore russo residente all’estero, è stato inserito dalla Russia nella lista dei “terroristi ed estremisti”. Questa mossa delle autorità russe è stata fortemente criticata dalla comunità internazionale, che vede in questo atto un ulteriore tentativo di reprimere le voci dissenzienti all’interno del paese.
Infine, il giornalista Roman Ivanov della regione di Mosca è stato condannato a sette anni di reclusione a causa di alcuni post critici sul conflitto in Ucraina. Secondo l’ong Ovd-Info, questa sentenza rappresenta un grave attacco alla libertà di stampa e alla libertà di espressione in Russia.
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