Il magnate Elon Musk ha avviato una causa legale contro OpenAI e il suo CEO per presunta violazione della missione originaria dell’azienda. Musk ha donato 44 milioni di dollari a OpenAI con l’intenzione che rimanesse un’organizzazione senza scopo di lucro, ma si è sentito tradito quando ha scoperto che l’azienda stava collaborando con Microsoft e diventando una sua filiale.
La battaglia legale in corso vede Musk chiedere al tribunale di costringere OpenAI a rendere la sua ricerca aperta al pubblico e di vietare di trarre profitto dalla tecnologia. Musk teme che il modello di intelligenza artificiale GPT4 di OpenAI abbia raggiunto o addirittura superato il livello di intelligenza umana, mettendo in discussione la sicurezza e l’etica di tali tecnologie.
La rivalità tra Musk e OpenAI è inoltre evidenziata dal fatto che la società di Musk, xAI, ha lanciato il suo chatbot chiamato Grok per competere direttamente con il chatbot ChatGPT di OpenAI. L’alleanza tra Microsoft e OpenAI è stata anche messa sotto inchiesta per possibili violazioni delle leggi sulla concorrenza negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e nel Regno Unito.
Questa controversia solleva diverse questioni riguardanti il controllo e l’etica dell’intelligenza artificiale, e il risultato della causa legale potrebbe avere conseguenze significative sull’industria tecnologica e sul futuro dello sviluppo dell’IA. Per ulteriori aggiornamenti su questa vicenda in continua evoluzione, continuate a seguire il nostro sito ilfioreuomosolidale.org.
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