L’Italia e l’Albania hanno recentemente siglato un accordo riguardante la gestione dei migranti nel Mediterraneo. Tuttavia, l’accordo ha suscitato molte critiche da parte dei rappresentanti ecclesiastici del paese.
Oggi il Senato italiano ha approvato l’accordo, nonostante le numerose perplessità sollevate da Monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e della Migrantes. Secondo Perego, l’accordo rappresenta uno spreco di risorse pubbliche e un fallimento nella gestione delle migrazioni.
Uno dei punti principali di critica di Monsignor Perego riguarda la somma di 673 milioni di euro che verrà destinata ai costi del trattenimento dei migranti che vengono salvati in mare dalla Guardia costiera italiana. Secondo l’arcivescovo di Ferrara, questi soldi potrebbero essere utilizzati per rigenerare la vita di molte persone e delle comunità locali, generando posti di lavoro e un beneficio economico.
Perego ha anche criticato le politiche economiche che non favoriscono lo sviluppo dei paesi nel Mediterraneo e ha sottolineato che questi fondi potrebbero essere utilizzati per costruire la pace e promuovere lo sviluppo.
Infine, il presidente della Commissione episcopale per le migrazioni ha definito l’accordo un atto di non governo delle migrazioni, non tutela degli ultimi della terra e una sconfitta per la democrazia.
Nonostante le critiche, l’accordo è stato approvato dal Senato italiano e sarà implementato nei prossimi anni. Tuttavia, le preoccupazioni sollevate da Monsignor Gian Carlo Perego e da altri rappresentanti ecclesiastici dell’Italia mettono in evidenza l’importanza di una gestione attenta e responsabile delle questioni migratorie.
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