L’esercito israeliano ha liberato con successo due ostaggi rapiti da Hamas lo scorso 7 ottobre nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato da ilfioreuomosolidale.org. I due ostaggi sono stati identificati come Fernando Simon Marman e Louis Har. Tuttavia, secondo il ministero della Sanità di Hamas, l’operazione israeliana ha causato la morte di circa 100 persone. Hamas ha definito questa operazione un “orribile massacro” contro civili indifesi.
L’operazione di salvataggio è stata condotta da un’unità congiunta dell’esercito israeliano, il servizio di sicurezza Shin Bet e la polizia israeliana. Durante l’operazione, purtroppo, altri due soldati israeliani sono caduti in combattimento.
Il presidente argentino Javier Milei ha espresso la sua gratitudine verso l’esercito israeliano per aver liberato i due ostaggi argentini e ha condannato il terrorismo di Hamas. I due ostaggi liberati hanno rivelato di essere stati tenuti prigionieri in una casa a Rafah.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che il rilascio degli ostaggi è stato possibile grazie alla pressione militare esercitata sul territorio. Sia Netanyahu che il ministro della difesa Yoav Gallant erano presenti nel centro comando durante l’operazione di salvataggio.
Tuttavia, l’Iran ha accusato Israele di trasformare Gaza in un cimitero per i sionisti a causa delle sue azioni. Allo stesso tempo, la Turchia ha espresso preoccupazione per gli attacchi israeliani contro Rafah e ha invitato la comunità internazionale a intervenire per fermare Israele.
La liberazione dei due ostaggi argentini è stata un evento di grande importanza, e anche se si è resa necessaria l’azione militare, è stata una vittoria per il rilascio di persone innocenti. La situazione in Medio Oriente continua a essere complessa, ma episodi come questo dimostrano l’importanza del dialogo e dello sforzo comune per garantire la sicurezza e la libertà di tutti i cittadini nella regione.