La Corte di Cassazione conferma le condanne per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009
La Corte di Cassazione ha confermato le condanne per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009. Il processo verrà rimandato in Appello solo per alcuni imputati, tra cui l’ex amministratore delegato di FS e RFI, Mauro Moretti. La Cassazione ha confermato le responsabilità penali e civili per il disastro di Viareggio. I familiari delle vittime sono insoddisfatti dell’esito del processo e vogliono capire meglio la sentenza con i loro avvocati.
L’avvocato difensore di Moretti afferma che non c’è rischio di carcere per il suo cliente. La Corte d’Appello di Firenze dovrà ricalcolare le pene per Moretti e gli altri imputati. La Cassazione ha respinto i ricorsi degli imputati e dei responsabili civili. La procura generale aveva chiesto la conferma di tutte le condanne.
I parenti delle vittime della strage hanno organizzato un sit-in in attesa del verdetto. Secondo l’avvocato di Moretti, non ci sono prove della sua responsabilità come amministratore delegato di RFI e FS. Moretti era stato condannato a 5 anni per disastro ferroviario colposo. Altri imputati sono stati condannati a pene da 2 a 6 anni.
La Suprema Corte è stata chiamata a valutare le questioni di costituzionalità sollevate dalle difese degli imputati. Il processo è arrivato alla Cassazione con ritardo a causa del fascicolo rimasto fermo a Firenze per mesi. Si contestava l’applicazione del secondo comma dell’articolo del codice penale in relazione al trasporto di gpl. Si chiedeva la sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.
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