I sistemi sanitari sono a rischio di crollo e saranno insostenibili senza un cambio di paradigma, avverte l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Secondo un recente rapporto dell’OCSE, entro il 2040 la spesa sanitaria potrebbe rappresentare in media l’11,8% del PIL, rispetto al 9% attuale.
Per l’Italia, il rapporto prevede una diminuzione della spesa pubblica per la sanità nei prossimi anni. L’OCSE sottolinea quindi che sono necessarie azioni vigorose per promuovere popolazioni e politiche più sane al fine di indirizzare la spesa sanitaria futura su una traiettoria più sostenibile.
Le possibili opzioni politiche per affrontare questa sfida includono aumentare la spesa pubblica, rivalutare i confini tra spesa pubblica e privata e individuare incrementi di efficienza. L’OCSE sostiene che è fondamentale migliorare le pratiche di bilancio per garantire l’efficienza della spesa pubblica e consentire cambiamenti politici più ambiziosi nel medio e lungo termine.
Inoltre, in Italia si prevede una diminuzione della spesa pubblica per la sanità nei prossimi anni e una percentuale inferiore del PIL destinata all’assistenza sanitaria finanziata con fondi pubblici rispetto al livello pre-pandemia.
L’OCSE mette quindi in guardia sul rischio di un collasso dei sistemi sanitari e sottolinea la necessità di adottare politiche e misure concrete per garantire la sostenibilità di tali sistemi nel futuro. Solo con azioni vigorose e un cambio di paradigma sarà possibile affrontare questa sfida in modo efficace e garantire una buona assistenza sanitaria per tutti.
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