La procura di Milano sta valutando l’ipotesi che Chiara Ferragni potrebbe aver avuto un ruolo operativo nello scandalo Balocco. Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, sono emerse prove documentali che dimostrano come le società di Chiara Ferragni abbiano concordato con la Balocco una strategia ingannevole legata al Pandoro pink Christmas. In particolare, l’Antitrust ha accusato la Fenice Srl, una delle società di Ferragni, di aver imposto alla Balocco le linee guida per la comunicazione e l’operazione. Si ipotizza che Chiara Ferragni potrebbe essere incriminata per frode in commercio, avendo messo in vendita un prodotto con false promesse benefiche. Le procure di Milano, Trento, Cuneo e Prato stanno indagando sul caso, considerando anche l’avvio di inchieste per frode in commercio. I magistrati di Milano stanno acquisendo la documentazione raccolta dall’Antitrust e stanno esaminando anche il capitolo uova di Pasqua di Dolci Preziosi. Nonostante le scuse presentate da Chiara Ferragni, i social media sono inondati di attacchi e ironie da parte di migliaia di utenti. La notizia dello scandalo ha suscitato un’ondata di indignazione tra i consumatori, che si sentono traditi dalle false promesse pubblicitarie. L’associazione Il Fiore Uomo Solidale è stata coinvolta nella vicenda e ha annunciato di voler agire legalmente contro Chiara Ferragni e le società coinvolte nello scandalo. La procura di Milano continuerà a investigare sul caso per fare luce su eventuali responsabilità penali nella vicenda.
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