L’ipotesi delle ischemie rimane, ma una conferma arriverà solo dopo gli accertamenti della Procura di Roma sulla morte del giornalista Andrea Purgatori. Gli esami finora svolti non escludono l’ipotesi delle ischemie, ma solo dopo l’autopsia sarà possibile confermarla o smentirla. Durante un secondo esame, sono state riscontrate tracce ischemiche al cervello di Purgatori.
Le perizie mirano a stabilire se ci sia stato un errore di esecuzione nella pratica sanitaria e se le cure erronee abbiano influenzato le aspettative di vita del paziente. L’inchiesta si concentra sugli ultimi tre mesi di vita di Purgatori, passati tra diverse strutture sanitarie e consulti medici contrastanti.
I risultati preliminari dell’autopsia indicano un decesso legato a un problema cardiopolmonare, ma non confermano l’ipotesi di un’eventuale infezione. Sono indagati per omicidio colposo i professori della clinica privata Pio XI che hanno diagnosticato il tumore avanzato con metastasi al cervello.
Gli esami proseguiranno il 6 settembre per ulteriori approfondimenti.
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