L’addizionale Irpef regionale in Toscana aumenterà per seicentomila persone da circa cento euro all’anno a oltre duemila euro. Questa decisione è stata presa con l’approvazione dell’emendamento Giani, che ha ricevuto i voti favorevoli dei consiglieri regionali del Partito Democratico, mentre il centrodestra e il Movimento 5 Stelle si sono espressi contrari.
Durante la votazione sull’emendamento, i due consiglieri di Italia Viva hanno abbandonato l’aula in dissenso sul tema delle tasse regionali. È chiaro che la sanità è in crisi e tutti i partiti sono consapevoli della necessità di cambiare rotta per evitare un buco di bilancio. Per questo motivo, il governatore Giani ha varato un piano di contenimento della spesa al fine di recuperare 200 milioni di euro.
Il prossimo anno si punta a ridurre le aliquote dell’Irpef senza però intaccare il sistema sanitario pubblico. Nonostante non sia stata trovata una sintesi sull’argomento dell’addizionale, i renziani riconoscono l’apertura del Pd nell’impegno a ridurre l’imposta nel 2024, se ci saranno le risorse attese. Hanno deciso di non votare nemmeno il resto della manovra di bilancio in coerenza con la loro posizione.
Grazie a una strategia di uscita, è stata evitata una crisi all’interno della maggioranza, garantendo così l’addizionale per salvare la sanità e il bilancio toscano. Questo episodio ha segnalato un segnale di unità tra il Pd e Italia Viva in vista delle elezioni amministrative del 2024.
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