I funerali di Giulia Cecchettin, uccisa da Filippo Turetta lo scorso 11 novembre, si terranno il 5 dicembre nella basilica di Santa Giustina a Padova. La chiesa, che può ospitare più di 10mila persone, allestirà dei maxischermi per permettere a tutti di seguire la cerimonia dalla piazza all’esterno.
In segno di lutto, l’Università di Padova ha deciso di sospendere le lezioni fino alle 14 e ha esposto le bandiere a mezz’asta. È un momento di grande tristezza per la comunità universitaria e per l’intera città.
I genitori di Giulia hanno finalmente ottenuto l’autorizzazione a incontrare Filippo Turetta in carcere, dopo essere stati rinviati più volte. L’incontro è durato un’ora ed è avvenuto in una stanza protetta. Durante il colloquio, Turetta ha pianto e ringraziato i suoi genitori.
L’inchiesta sull’omicidio sembra essere completa e potrebbe portare alla condanna di Turetta. Tuttavia, la difesa potrebbe lavorare sulla premeditazione del delitto e sulle condizioni psichiche dell’assassino. Ancora incerto è il luogo e il momento in cui Turetta ha colpito Giulia con una coltellata mortale.
L’interrogatorio di Turetta è stato descritto come esaustivo e non sono programmati ulteriori interrogatori, anche se potrebbe essere necessario risentirlo in futuro. La Fiat Grande Punto di Turetta, in cui è stato trovato un telefono, sarà riportata in Italia dopo il 10 dicembre.
Nel processo potrebbe essere richiesta una perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali di Turetta. La premeditazione del delitto potrebbe portare all’ergastolo, tuttavia ci sono delle attenuanti che potrebbero evitarlo, come la giovane età e l’incensuratezza di Turetta.
La legge prevede l’ergastolo anche senza premeditazione se ci sono altre aggravanti, come motivi abietti o futili, crudeltà o il legame affettivo nel caso di femminicidio. Sono aspetti che saranno analizzati nel corso del processo.
L’omicidio di Giulia ha sconvolto l’intera comunità e sta mettendo in luce il problema grave della violenza di genere. Le istituzioni dovranno fare tutto il possibile per prevenire futuri episodi di questo tipo e garantire giustizia per Giulia e la sua famiglia.
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