L’ospedale Shifa, il più grande di Gaza City, è sotto assedio. Soldati israeliani sostengono che il capo di Hamas, Yahya Sinwar, si nasconda all’interno dell’ospedale. Secondo l’intelligence israeliana, l’ospedale sarebbe il centro del comando di Hamas e conterrebbe grandi quantità di carburante. Tuttavia, Hamas nega queste accuse e afferma che si tratta di un ospedale normale, al momento pieno di sfollati.
L’ospedale ha subito danni a seguito di un raid israeliano che ha causato morti e feriti. Anche altri ospedali di Gaza City, come il Rantisi, il Nasser e l’Al Quds, sono sotto attacco e hanno iniziato ad evacuare i pazienti.
Inoltre, l’esercito israeliano ha preso il controllo dell’ufficio di Muhammad Sinwar, fratello del leader di Hamas. Al Jabalya, sono stati uccisi tre capi di Hamas e demolito un avamposto dei miliziani.
Nel frattempo, è stato riaperto un corridoio umanitario per permettere alla popolazione di sfollare dal Nord al Sud di Gaza. Ciononostante, rimane incerta la sorte di 240 ostaggi in mano ad Hamas.
Nel Libano, gli Hezbollah hanno richiamato 1.500 combattenti dal nord della Siria ed hanno denunciato la morte di sette propri miliziani.
Hamas afferma che il bilancio delle vittime è di 11.078, mentre Israele ha rivisto il bilancio dei morti del 7 ottobre a 1.200.
Di fronte a questa drammatica situazione a Gaza, si terrà un vertice straordinario tra la Lega Araba e l’Organizzazione della Cooperazione Islamica in Arabia Saudita. L’obiettivo del vertice sarà quello di trovare una risposta concreta e coordinata a questa crisi umanitaria.
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