Il governo del Botswana ha recentemente siglato un nuovo accordo con De Beers, la più grande azienda di diamanti al mondo. Questa partnership tra De Beers e il Botswana esiste da ben 54 anni e attualmente il 70% dei diamanti prodotti dal gruppo proviene proprio da questo paese africano.
L’accordo appena stipulato sostituisce quello del 2011, il quale garantiva al Botswana oltre l’80% del valore dei diamanti estratti da De Beers. Tuttavia, il presidente del Botswana, Mokgweetsi Masisi, ha espresso la sua insoddisfazione per il fatto che il paese potesse trattenere solamente il 25% delle pietre grezze estratte.
Secondo il nuovo accordo decennale, il Botswana riuscirà a mantenere una percentuale crescente dei suoi diamanti grezzi nel corso del tempo. Questo rappresenta anche un obiettivo politico di Masisi, il quale cerca di accrescere i consensi della popolazione in vista delle prossime elezioni presidenziali.
Tuttavia, alcuni esperti ritengono che questo accordo possa creare problemi a De Beers nel lungo termine, poiché potrebbe ridurre i fondi destinati al marketing. De Beers si è infatti impegnata negli ultimi decenni a creare l’idea di scarsità dei diamanti, ma attualmente il mercato è minacciato dall’introduzione di diamanti sintetici, che potrebbero in qualche modo competere con quelli naturali.
L’accordo è stato firmato proprio per evitare un’interruzione dell’offerta globale di diamanti, ma potrebbe avere impatti negativi per alcune parti interessate. Alla luce di ciò, De Beers sta cercando nuovi giacimenti in Canada, Sudafrica e Angola al fine di diversificare le origini dei suoi diamanti.
In conclusione, il Botswana continua a giocare un ruolo importante nell’industria dei diamanti grazie a questa partnership con De Beers. L’accordo appena siglato rappresenta una svolta per il paese africano, ma siamo ancora lontani da una soluzione definitiva per affrontare le sfide provenienti da una crescente concorrenza e dall’introduzione di diamanti sintetici sul mercato.
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