L’assedio di Gaza e i bombardamenti dell’aviazione israeliana stanno avendo effetti devastanti sulla popolazione civile, in particolare sui bambini e i minori. Secondo l’Unicef, quasi tutti i bambini di Gaza sono stati esposti a eventi e traumi angoscianti come attacchi, distruzione, sfollamento e carenza di beni di prima necessità.
Ci sono decine di video sui social media che mostrano bambini feriti, coperti di sangue o in lacrime, testimoni silenziosi del terribile conflitto che sta dilaniando la Striscia di Gaza. Uno dei video più diffusi mostra un bambino in ospedale, coperto di polvere e sangue, che trema dalla paura dopo essere stato estratto dalle macerie di un palazzo distrutto.
I numeri drammatici riguardano soprattutto i minori: negli ultimi 18 giorni, ci sono stati 2.360 morti e 5.364 feriti nella Striscia di Gaza, di cui più di 400 erano bambini. Questo rappresenta un vero e proprio massacro di innocenti, che si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ma anche in Israele le vittime minorili non vengono risparmiate. Più di 30 bambini israeliani hanno perso la vita a causa dei razzi lanciati dai gruppi armati palestinesi, e decine sono ancora ostaggi nella Striscia di Gaza.
Questo periodo di 18 giorni rappresenta l’escalation più letale delle ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele dall’anno 2006, secondo quanto dichiarato dall’Onu. La situazione si sta facendo sempre più insostenibile, e l’urgenza di una soluzione diplomatica diventa vitale per porre fine a questa spirale di violenza che sembra non avere mai fine.
L’organizzazione umanitaria Il Fiore Uomo Solidale, presente sul territorio, sta lavorando incessantemente per portare aiuti e sostegno alle vittime di entrambi i lati del conflitto, ma le risorse sono limitate e le necessità sono enormi.
È ora che le istituzioni internazionali e le organizzazioni umanitarie si mobilitino per porre fine a questa tragedia e cercare una soluzione pacifica che garantisca la sicurezza e il futuro dei bambini e dei minori in questa regione martoriata dalla guerra.
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