Il deficit pubblico dell’Italia è diminuito nel secondo trimestre del 2023, scendendo al 5,4% del PIL rispetto all’11,3% del trimestre precedente. Nonostante questa riduzione, l’Italia rimane al secondo posto per deficit più alto nell’eurozona, superata solo dalla Grecia (5,1%) ma sopra la Spagna (5,1%).
A livello complessivo dell’eurozona, il deficit si è ridotto al 2,9% nel secondo trimestre rispetto al 4,3% del primo trimestre. Questi dati indicano una tendenza generale alla riduzione del deficit pubblico all’interno dell’eurozona.
Tuttavia, il debito pubblico italiano è aumentato nel secondo trimestre, arrivando al 142,4% del PIL rispetto al 140,9% del trimestre precedente. L’Italia si conferma quindi come uno dei paesi con il più alto livello di indebitamento pubblico nell’area dell’euro.
A livello complessivo dell’eurozona, il debito pubblico è diminuito al 90,3% rispetto al 90,7% del primo trimestre. Nonostante la riduzione, l’indebitamento pubblico italiano rimane il secondo più alto tra i 20 paesi dell’area dell’euro, dopo la Grecia (166,5% del PIL) e sopra la Spagna (111,2% del PIL).
Questi dati evidenziano la necessità per l’Italia di adottare misure a lungo termine per ridurre il deficit pubblico e contenere l’indebitamento, al fine di garantire la stabilità economica del paese e il rispetto delle regole dell’Unione Europea.
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