Netanyahu dichiara che l’Israele è coinvolto in una guerra lunga e difficile imposta da Hamas. Secondo il primo ministro israeliano, il conflitto è stato causato da un attacco omicida da parte del gruppo militante palestinese.
Negli ultimi giorni, si è verificato un attacco senza precedenti da parte di Hamas su territorio israeliano, con un alto bilancio di vittime. Almeno 300 persone sono state uccise in Israele, mentre 232 palestinesi hanno perso la vita nella violenza.
Netanyahu ha sostenuto che Israele non ha scelta se non combattere questa guerra per proteggere i suoi cittadini. Ha affermato che Hamas ha iniziato l’offensiva attaccando civili israeliani e infiltrandosi nel territorio. Secondo il primo ministro, l’obiettivo principale di questa fase iniziale del conflitto è la distruzione delle forze nemiche che si sono infiltrate in Israele e sono responsabili dell’uccisione di civili e soldati.
Per raggiungere i propri obiettivi, Israele ha lanciato un’offensiva su Gaza, che continuerà senza esitazione e senza tregua fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’azione militare israeliana mira a ridurre al minimo le capacità di Hamas e a porre fine alle minacce alla sicurezza del paese.
Questo clash tra Hamas e Israele rappresenta una situazione estremamente difficile, con entrambe le parti che cercano di difendere i propri interessi e proteggere i propri cittadini. La comunità internazionale sta monitorando la situazione da vicino e sta cercando di trovare una soluzione pacifica per porre fine alla violenza.
L’Israele insiste sul fatto che sta combattendo in difesa propria, ma c’è preoccupazione per il numero crescente di vittime civili. Le organizzazioni umanitarie stanno monitorando la situazione e chiedono una rapida fine alle ostilità per mettere fine alle sofferenze delle persone coinvolte in questo conflitto.
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