Un recente studio italiano ha contribuito a chiarire un punto controverso riguardante la progressione del tumore nei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica (LMC). Si tratta di un evento raro ma possibile, con una frequenza compresa tra un caso su 10mila e uno su mille, che non sembra essere legato alla sospensione del trattamento.
Lo studio è stato condotto su un gruppo di 906 pazienti LMC presso centri ospedalieri italiani, francesi, tedeschi, spagnoli e canadesi. La LMC è una forma di leucemia che, grazie all’utilizzo di farmaci specifici chiamati inibitori di tirosino-chinasi, è diventata trattabile e ha permesso ai pazienti di avere un’aspettativa di vita simile a quella della popolazione generale.
In alcuni pazienti con risposta ottimale al trattamento, definita come almeno 4 anni di terapia e la presenza di un numero minimo di cellule leucemiche, è possibile sospendere la terapia. Tuttavia, è noto che circa la metà dei pazienti deve riprendere la terapia a causa di una ricaduta, ma sospendere la terapia è comunque sicuro in quanto la ripresa del trattamento porta a una nuova remissione.
Tuttavia, sono stati descritti casi in cui la sospensione della terapia ha portato alla progressione della LMC, all’evoluzione in una leucemia acuta e talvolta alla morte. Per questo motivo, lo studio ha coinvolto pazienti che erano candidabili alla sospensione del trattamento e sono stati seguiti indipendentemente dalla loro decisione di sospendere o meno la terapia.
Dopo oltre 5 anni di follow-up e un monitoraggio che ha complessivamente superato i 5mila anni-persona, è stato registrato solo un caso di progressione della malattia in un paziente tedesco di 45 anni, appartenente al gruppo di pazienti che non avevano sospeso la terapia.
I risultati dello studio indicano l’importanza di continuare ad assumere regolarmente la terapia prima di considerare la sospensione e di un adeguato monitoraggio da parte del medico dopo la sospensione. Queste informazioni offrono una prospettiva più chiara sulla gestione dei pazienti affetti da LMC e aiutano a prendere decisioni più informate riguardanti la terapia. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ‘ilfioreuomosolidale.org’.